I fissili sono “fossili”

L’energia nucleare non è creata dal nulla.
È ottenuta a partire da materiali detti fissili, ovvero che possono subire fissione nucleare. Materiali, come l’uranio, preparati a partire da minerali estratti da giacimenti che hanno un’estensione limitata e una collocazione geografica.
Come i combustibili fossili, non si tratta di risorse infinite, né rinnovabili: le miniere di uranio sono destinate ad esaurirsi.
I luoghi dove si trovano i giacimenti di uranio, così come i luoghi dove si trovano i giacimenti di petrolio o metano o carbone fossile, sono luoghi di guerra, a meno che si trovino sotto il dominio diretto di grandi potenze militari.
Quindi i “fissili” sono come i “fossili”.
Ah, la tecnologia della fusione nucleare controllata, per citare una frase che si sente in questi giorni, non è scientificamente plausibile(*).
Lo sfruttamento dell’energia nucleare implica concentrazione finanziaria e controllo militare del territorio e delle persone.
Per questo è attraente per chi è affascinato dal potere, dal dominio.
Per questo è rifiutata da chi delle persone ha a cuore la vita, la libertà e la dignità.

(*) La tecnologia della fusione nucleare controllata non è plausibile (non la fusione in sé, quella avviene nelle stelle e nelle esplosioni termonucleari) perché il controllo della fusione nucleare è un problema scientifico aperto, ovvero non risolto. Quindi non è plausibile una “tecnologia” basata su questo. Se e quando (quando e se) sarà risolto il problema scientifico della fusione nucleare controllata, si porrà il problema tecnologico. Non prima.

Inoltre, non tutte le varie reazioni di fusione nucleare che sono oggetto di ricerca scientifica sono “pulite”. Una reazione di fusione nucleare può essere considerata “pulita” solo se tutti i prodotti della reazione hanno carica elettrica, positiva o negativa. In particolare, la reazione non è “pulita” se vengono prodotti neutroni. Il fatto è che particelle cariche come elettroni, o protoni o nuclei atomici (stabili…) possono essere controllate attraverso campi elettromagnetici, mentre le particelle neutre no. L’unico modo di rallentare o fermare i neutroni (e recuperare la loro energia cinetica) è mediante collisioni con i nuclei atomici dei cosiddetti materiali di “raffreddamento” (come la grafite di Chernobyl e l’acqua di Fukushima). Se in una reazione di fusione nucleare vengono prodotti neutroni, non solo i materiali di raffreddamento, ma le strutture stesse della centrale, essendo sottoposte a un sistematico bombardamento di neutroni, diventano radioattive: non si tratta di “energia pulita”. La difficoltà, difficilmente sormontabile, non sta solo nel fare avvenire una delle (poche) reazioni di fusione “pulite” (quelle che producono solo particelle cariche), ma soprattutto nel non fare avvenire altre reazioni, sporche, a partire dagli stessi reagenti – o da altri nuclei inestricabilmente mescolati ai reagenti della desiderata reazione “pulita”.